Il digitale nella manifattura

Dal mercato alla fabbrica e ritorno

Il digitale entra nella manifattura

L’integrazione tra il mercato e la fabbrica inizia per l’imprenditore con il marketing funnel, ossia il processo che, partendo dalla generazione di leads e passando per quella dei prospect, permette di attivare le azioni di acquisto e conversione.

Il sistema di crm mette al centro del processo il cliente, che viene accompagnato nel proprio “viaggio” attraverso l’identificazione e il supporto dei suoi bisogni. Solo a questo punto gli ordini possono essere gestiti in modo efficace e real time dalla fabbrica 4.0, in cui le macchine, i beni di input e materie prime, le lavorazioni e le spedizioni sono dirette in modo evoluto tramite sensori, strumenti e servizi di Information Technology.

La massima integrazione tra queste due dimensioni aziendali, quella della produzione e quella commerciale, garantirà il successo ad un processo per sua natura frammentato. Al centro di questo approccio è il design del prodotto, che deve adattarsi alle reali esigenze del cliente.

Il caso di Audi, ad esempio, può servire da spunto per tutti gli imprenditori a capo di aziende di qualunque dimensione. Guardando al modo in cui i bisogni vengono soddisfatti nei servizi, la casa dei quattro anelli ha inserito in alcune delle proprie ultime vetture le Functions On Demand.

Servizi dedicati alle imprese

Per scoprire le condizioni ed i servizi che Audi ha dedicato alle Aziende Associate, accedendo ad un canale di contatto preferenziale, La invitiamo a compilare il form di registrazione al link sottostante.

Il proprietario non dovrà necessariamente prevedere prima dell’acquisto di cosa avrà bisogno, ma sarà l’automobile stessa ad adattarsi ai suoi bisogni, che possono cambiare anche solo per un tempo limitato. Un esempio? L’eccezionale infotainment Audi MMI. Se si ha necessità di questo prezioso compagno di viaggio digitale per un solo mese, è possibile attivare Audi MMI direttamente da MyAudi. In questo modo non è necessario pagare l’intera cifra dell’optional anticipatamente, ma acquistarlo solo per il tempo in cui si rende effettivamente necessario. I clienti Audi avranno la possibilità, e la flessibilità, di cambiare idea.

Per fare questo occorre che il processo di qualunque impresa sia circolare: dal mercato alla fabbrica e viceversa. Il bene fisico non solo è tailor made prima dell’acquisto (si potrà sempre scegliere da una lista di optional per ogni allestimento o di personalizzarne le caratteristiche), ma è già stato disegnato, progettato, sviluppato e costruito per adattarsi all’intera vita del prodotto.

Dalla progettazione al design, Audi immagina vetture che non siano solo intelligenti, ma anche utili, funzionali, mutevoli e con una aspettativa di durata molto maggiore. Quando infatti l’auto dovrà essere venduta, il nuovo proprietario potrà ugualmente “personalizzarla” scegliendo gli optional direttamente da una app e senza ricorrere a costosi interventi after market né accontentarsi di quello che il precedente aveva stabilito.

Da questo esempio, ciascuna imprenditore, a capo di una azienda di qualsiasi dimensione, può immaginare in che misura per i propri clienti possa essere importante il “cambiare idea”. Un paradigma disruptive, inimmaginabile fino a poco tempo fa se non con costosi interventi. Progettare in modo aperto e flessibile può sicuramente essere uno dei fattori di successo dell’industria alle prese con mercati sempre più aperti, complessi e competitivi.

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