Nell’innovativa sede di H-FARM, Riccardo Donadon, fondatore e CEO della piattaforma, ha dato il benvenuto agli ospiti con Massimo Russo, digital director GEDI S.p.A. e CEO di Huffington Post Italia, che in fase di apertura ha spiegato l’obiettivo dell’incontro: “cucire il campo dei problemi al campo delle soluzioni”.
Ecco perché esperti di auto, energia e innovazione, moderati da Fabio Bogo, vicedirettore di Repubblica e direttore di Affari e Finanza, si sono confrontati sul tema della mobilità elettrica, discutendo su come avverrà questa trasformazione e su quali scenari muteranno.
A rispondere, in primis Massimo Nordio, A.D. di Volkswagen Group Italia S.p.A.
Approfondendo il tema delle vetture del futuro, Nordio ha sottolineato l’impegno del Gruppo a muoversi verso una mobilità sostenibile a 360°, in un percorso evolutivo fatto di intelligenze artificiali e tecnologie innovative che mira a un sensibile miglioramento della qualità della vita.
Il Gruppo Volkswagen, infatti, investirà circa 44 miliardi di euro nei prossimi 5 anni. “L’auto elettrica non deve essere di nicchia, ma diventare democratica”: questo l’obiettivo dichiarato.
A seguire è intervenuto Carlo Ratti, docente di Urban Technologies and Planning e direttore del SENSEable City Lab presso il MIT di Boston, il gruppo di ricerca che esplora le tecniche e i funzionamenti delle nuove tecnologie per comprendere al meglio come queste stiano cambiando il nostro modo di intendere, progettare e vivere le città. “Le città ospitano oltre il 50% della popolazione, coprono il 75% del consumo di energia e producono l'80% di anidride carbonica. Ecco perché dobbiamo fare qualcosa per renderle più sostenibili”: queste le parole di Ratti.
Significativo anche l’intervento di Francesco Venturini, amministratore delegato di Enel X, il colosso energetico che, insieme ad Audi, già da un anno si impegna a divenire uno dei key player della mobilità elettrica nel mondo, favorendo lo sviluppo e la diffusione dei veicoli elettrici in Italia.
Questa rivoluzione della mobilità, infatti, vede coinvolti anche i fornitori di energia che, come spiegato da Venturini, in questa fase vogliono posizionarsi sempre di più come degli abilitatori: “È fondamentale capire che gli oggetti non devono solo ricaricarsi tramite una colonnina, ma scambiare energia e informazioni con il sistema. Quando le auto saranno sulle strade, la rete dovrà quindi essere intelligente e in grado di gestire l'energia prodotta".