Audi e-tron a Cortina

Dalle Dolomiti alla Costa Smeralda, Audi in prima linea per la mobilità sostenibile

Cento giovani tra allievi e alumni della SDA Bocconi School of Management siedono in silenzio nella sala della Cultura di Cortina d’Ampezzo. Nelle gambe e nel cuore hanno ancora fresco il ricordo di un’intensa mattinata di sport organizzata dalla Scuola Sci Cortina lungo le piste del Faloria, proprio davanti ai pendii che ospiteranno le gare dei Mondiali 2021. Insieme partecipano alla15th MBA Ski Conference and Competition, evento creato da SDA Bocconi e One Ocean Foundation con il supporto di Audi Italia e di Fondazione Cortina 2021 per formare i manager del futuro sui temi della sostenibilità ambientale.

Dopo aver vissuto con gli sci ai piedi l’imponente bellezza di un ecosistema montano unico al mondo, è ora tempo di ragionare sul tema “New business approach in an unpredictable natural ecosystem. How organizations can address the sustainability challenges of the 21st century”, che poi è anche il titolo del dibattito al quale ha preso parte Massimo Faraò, direttore marketing di Audi Italia, per raccontare la strategia Road to zero emissions con cui la casa dei quattro anelli intende sviluppare la mobilità sostenibile.


Assieme a lui sul palco un ricco parterre di ospiti: ad animare la prima parte dell’incontro, coordinati dal professor Federico Pippo, c’erano il Vice Presidente della One Ocean Foundation Riccardo Bonadeo, il CEO di Fondazione Cortina 2021 Valerio Giacobbi e Francesco Daveri, MBA Director della SDA Bocconi School of Management.


A firmare la sessione degli approfondimenti insieme a Faraò c’erano poi Stefano Pogutz, professore di Sustainability Management e presidente del comitato scientifico di One Ocean Foundation, che ha definito sfide e opportunità per le aziende e organizzazioni che abbracciano la causa della sostenibilità; il sindaco di Asiago Roberto Rigoni Stern, che ha raccontato i delicati mesi dell’Altopiano all’indomani dell’alluvione di fine 2018.

«Il nostro approccio è portare sul territorio le nostre tecnologie più avanzate e utilizzarle per soddisfare le necessità specifiche delle diverse comunità locali. Le Dolomiti e la Costa Smeralda sono regioni chiave per noi, in quanto credono nei nostri stessi valori: la consapevolezza ambientale, l’uso responsabile delle risorse, l’eccellenza. E poi, ancora, la necessità di creare un perfetto equilibrio tra tradizione e innovazione».

Massimo Faraò

Direttore marketing Audi Italia

Con questi territori e con i loro stakeholder, forte di un rapporto instaurato da tempo e consolidatosi negli anni, Audi ha messo a terra una collaborazione articolata, che va oltre la semplice sponsorship per diventare vera e propria partnership. In virtù di quest’ultima, il costruttore di automobili svolge oggi un doppio ruolo: da un lato, è presente sul territorio come fornitore di soluzioni per la mobilità sostenibile forte del fatto che, come ricorda Faraò, dopo il debutto della e-tron, primo SUV Audi completamente elettrico, «entro il 2025 lanceremo 12 modelli completamente elettrici e 8 con tecnologia ibrida plug-in, per un investimento totale di circa 40 miliardi di euro».


Dall’altro, Audi svolge il ruolo di abilitatore della collaborazione tra player locali e nazionali. Un approccio olistico al futuro della mobilità che, secondo Audi, si costruisce facendo sedere intorno allo stesso tavolo gli stakeholder locali e nazionali di un territorio, affinché ciascuno possa fare la sua parte.


Per esempio, realizzando le infrastrutture necessarie a garantire la ricarica dei mezzi elettrici, come avviene a Cortina d’Ampezzo grazie alla doppia partnership che la casa di Ingolstadt ha abilitato tra il comune montano (che ha adottato la nuova Audi e-tron come auto ufficiale) ed Enel X, divisione dell’omonimo colosso dell’energia italiano che si occupa della creazione di infrastrutture per mobilità elettrica. O come è avvenuto in Costa Smeralda, dove Audi ha installato le sue charging station sul territorio e creato un hub di ricarica presso l’aeroporto di Olbia.

Due territori d’elezione dove il costruttore tedesco ha instaurato delle proficue partnership che oggi si concretizzano, tra le altre cose, nel sostegno a due documenti programmatici e alle iniziative ad essi legati. Due strumenti diversi eppure simili, nati a molti chilometri di distanza l’uno dall’altro, dedicati a territori molto diversi tra loro, eppure vicini per scopo e obiettivi: la Carta Cortina e la Charta Smeralda.


La prima è un documento che nasce su iniziativa di alcune comunità alpine per ridurre l’impatto degli sport invernali su territori ricchi di biodiversità. Sottoscritta nel 2015 dal Ministero dell’Ambiente, dal Comune di Cortina d’Ampezzo, Regione Veneto, CONI, FISI, Fondazione Dolomiti UNESCO, Anef, Anci e comuni SprecoZero, vuole essere un punto di riferimento per la preparazione ai Campionati Mondiali di sci alpino del 2021 e, più in generale, per chi vuole vivere la montagna rispettandola e proteggendola.


La Charta Smeralda, a sua volta, nasce su iniziativa della Fondazione One Ocean, presieduta da Zahra Aga Kahn e guidata Riccardo Bonadeo, commodoro delle Yacht Club Costa Smeralda (YCCS) con cui Audi ha una partnership da oltre dieci anni. Scopo della Charta è educare al rispetto del mare sia chi lo vive da vicino, sia tutti gli altri, ovunque si trovino, visto che «l’80 per cento dell’inquinamento marino nasce sulla terra ferma».

Strutturata come un vero e proprio decalogo per sensibilizzare l’opinione pubblica, gli operatori e gli stakeholder, la Charta fornisce indicazioni pratiche su come mutare il proprio comportamento per salvare gli oceani. Ad esempio, minimizzando l’uso di risorse come l’acqua potabile o l’energia elettrica, proteggendo gli habitat naturali o, ancora, eliminando l’uso delle plastiche e delle microplastiche.


«Firmando la Charta Smeralda - ha spiegato Massimo Faraò - abbiamo confermato il nostro impegno per ridurre il consumo di energia e le emissioni, utilizzare le energie rinnovabili, preservare le riserve idriche, promuovere ri-uso e riciclaggio e supportare la comunità scientifica». Impegno che oggi viene ribadito insieme al sostegno di Audi alla Charta, e che nei prossimi mesi si tradurrà in nuove iniziative come la presenza di One Ocean alla Milano Design Week per discutere di mobilità urbana sostenibile e riduzione delle emissioni; oppure come l’itinerario attraverso l’Italia che lo skipper di lungo corso Mauro Pelaschier (timoniere di fama mondiale che nel 1983 pilotò l’imbarcazione Azzurra dello YCCS) percorrerà a bordo di una nuova Audi e-tron per sensibilizzare la popolazione rispetto alla salvaguardia di mari e oceani.


E per rappresentare simbolicamente il viaggio che Audi ha da tempo intrapreso con successo verso una nuova mobilità sostenibile a 360 gradi.