Dolomiti Superski - Cortina d'Ampezzo

Dolomiti Superski, un ecosistema imprenditoriale che produce valore rispettando l’ambiente

Il presidente Sergio Lazzari racconta il futuro del consorzio sciistico all’insegna dello sviluppo sostenibile

«La sostenibilità ambientale degli impianti e delle piste si costruisce partendo dalla loro progettazione, si concretizza con loro realizzazione impiegando le tecniche più moderne e prosegue nella gestione quotidiana, che va fatta continuando a innovare”.


Sergio Lazzari, 72 anni, è presidente di Dolomiti Superski. Imprenditore funiviario con oltre quarant’anni di esperienza alle spalle, guida uno dei consorzi sciistici più grandi d’Europa, che riunisce 130 aziende di settore ed è articolato su 12 valli intorno al Sella, con oltre 1220 chilometri di piste.

Siamo a Cortina d’Ampezzo, ai piedi della pista Olympia delle Tofane. Mentre parla ai giornalisti durante l’incontro dedicato alle iniziative per lo “Sviluppo sostenibile del territorio”, Lazzari si guarda intorno con soddisfazione: la conferenza stampa è ospitata dalla Casa Dolomiti Superski, nuovo format relazionale nato dalla collaborazione tra il consorzio e Fondazione Cortina 2021 con il supporto della casa dei quattro anelli, e questo fa di lui un po’ il padrone di casa. “E’ bello avere qui persone diverse, che vengono da mondi diversi ma sono unite da una casa e una causa comune”, osserva.


Al tavolo che condivide con il direttore di Audi Italia Fabrizio Longo, con Susanna Sieff, responsabile Sostenibilità di Fondazione Cortina 2021 e con Riccardo Bonadeo, commodoro dello Yacht Club Costa Smeralda nonché vice-presidente esecutivo della Fondazione OneOcean, il presidente di Dolomiti Superski ha l’opportunità di raccontare l’approccio con cui le aziende del consorzio lavorano in montagna, fatto di un delicato equilibrio tra rispetto, conservazione e sfruttamento sostenibile.

«Il turismo ha permesso alla montagna di restare popolata perché chi ha lavoro non è costretto ad andarsene. Il nostro obiettivo principale è proteggere l’ambiente di un luogo unico al mondo come le Dolomiti, riuscendo allo stesso tempo ad offrire un servizio premium ai turisti.»

Sergio Lazzari

Presidente di Dolomiti Superski

Il consorzio nasce 40 anni fa con una sola missione: rendere tutti gli impianti e le zone sciistiche intorno al Sella accessibili con un solo biglietto, raccogliere e quindi re-distribuire gli introiti tra gli associati. Oggi Dolomiti Superski si occupa anche del marketing per tutti i consorziati, ma resta il “cappello” unico di presentazione per un ampio gruppo di aziende che sono rimaste pienamente indipendenti l’una dall’altra, e che sono cresciute in un clima produttivo fatto di collaborazione e competizione.


Quello che si è sviluppato è un vero e proprio ecosistema capace di valorizzare tutti gli attori della filiera inclusi gli alberghi, i ristoranti e ogni altra struttura ricettiva, arrivando a creare un’offerta premium integrata che non ha eguali nel turismo invernale. Un ecosistema in cui competere e cooperare allo stesso tempo, e dove i collegamenti tra i diversi impianti sono nati spontaneamente, senza un vero piano generale, semplicemente perché appariva chiaro che costruirli avrebbe migliorato il traffico tra una zona sciistica e l’altra, portando valore per tutti.

Ora è tempo di costruirne di nuovi: «Il nostro programma di sviluppo prevede l’ampliamento dei collegamenti tra gli impianti - spiega infatti Sergio Lazzari - per esempio per includere località come Cortina, che hanno una solida tradizione sciistica ma sono ancora isolate, e potrebbero essere la porta d’accesso a un contesto molto più ampio». E poi perché «oggi i turisti preferiscono lo sci itinerante a quello ripetitivo, e quindi apprezzano sempre di più la possibilità di passare da una pista all’altra senza doversi togliere gli sci, con ottime ricadute per una filiera che diventa sempre più ampia».


Ultimo ma non per questo meno importante, c’è poi il tema della mobilità sostenibile per i turisti: «gli sciatori che possono passare da una valle all’altra e da una regione all’altra senza mai dover scendere a valle - ricorda Sergio Lazzari, presidente di Dolomiti Superski - hanno meno bisogno di usare le macchina, consentendo una gestione più intelligente e mirata del traffico, che sarà sempre più elettrificato grazie al contributo di Audi».