Undici Audi e-tron attendono nello spiazzo di fronte al rifugio Boch, ai piedi delle Dolomiti di Brenta. Sono arrivate in silenzio da Madonna di Campiglio per accompagnare a cena gli ospiti dell’Audi Mountain e-xperience: senza far rumore torneranno indietro a fine serata, quando si concluderà l’ultimo evento di una intensa due giorni di appuntamenti all’insegna di wellness e mobilità consapevole, culminata con un’escursione al rifugio Tuckett e lo Chic Nic presso Malga Ritorto.
E’ la chiusura di un cerchio: soltanto un anno fa Fabrizio Longo, direttore di Audi Italia, aveva detto proprio a Campiglio di immaginare «un futuro in cui l’unico rumore di mezzi che si sente in queste valli sia quello del rotolamento degli pneumatici». Ora un pezzo importante di quel futuro è già qui, parcheggiato in fila ordinata davanti al rifugio Boch: ha la forma della e-tron, prima vettura full electric prodotta dalla casa dei Quattro Anelli, che con il suo carico di tecnologia e l’impatto zero sull’ambiente non solo è una promessa mantenuta, ma anche una pietra miliare lungo la Road to Zero Emission, la strategia a lungo termine di Audi per realizzare la mobilità sostenibile, che porterà l’azienda a produrre 30 modelli elettrificati entro il 2025.
Madonna di Campiglio è uno dei territori di elezione di Audi: in parte perché qui (come anche a Cortina, in Alta Badia o in Costa Smeralda), il costruttore tedesco ha instaurato partnership con tutti i principali stakeholder per creare il laboratorio dove costruire un modello vincente di mobilità sostenibile. E in parte perché, per usare le parole di Fabrizio Longo, «è un luogo del cuore e dell’anima», dove l’amore e il rispetto per la montagna non sono solo incentivo a proteggere l’ambiente, ma diventano anzi un modello di sostenibilità valido per tutti gli altri settori, automotive incluso.