ITA 659 Audi e-tron incrocia le acque di Porto Cervo.

Un vento forte, generoso, sospinge una piccola imbarcazione mentre sfreccia sul mare davanti a Porto Cervo. Sotto il sole, alto e intenso, risaltano due scritte visibili sulle vele spiegate: il nome della barca “ITA 659 Audi e-tron” e quello della Fondazione “OneOcean”.

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Grazie a quelle parole in bella vista, l’imbarcazione non è più solo una piccola e agile “Mini 6.50”, ma diventa anche il simbolo di un impegno vero e tangibile per la conservazione e la salvaguardia dell’ambiente marino. Quello messo in campo dallo Yacht Club Costa Smeralda (YCCS), storica istituzione della vela italiana e internazionale, che attraverso la Fondazione e con il sostegno di Audi si propone di promuovere la blue economy e diffondere la cultura del rispetto ambientale e della sostenibilità.

«In mare ho visto di tutto: reti, bottiglie, barili, buste; in Atlantico ci sono persino container», rivela infatti Daniele Nanni, giovane e coraggioso velista al timone dell’ITA 659 Audi e-tron.

Credo servano subito azioni concrete, per questo sono felice di essere testimonial della Fondazione OneOcean e di Audi per diffondere la promuovere la salvaguardia degli oceani.

Daniele Nanni

Velista al timone dell’ITA 659 Audi e-tron

Trentatré anni, socio sportivo e istruttore della scuola vela dello YCCS, in questi mesi Daniele è impegnato a superare le dure prove selettive che lo separano da un’impresa epica: la Mini Transat, competizione biennale creata nel 1970 dall’inglese Bob Salmon, in occasione della quale 84 skipper affrontano l’Oceano Atlantico per una durissima traversata in solitaria.

Un viaggio ai limiti della resistenza umana che parte da La Rochelle in Francia per raggiungere la Martinica. Dalle tre alle quattro settimane di navigazione interrotte solo da uno stop-over alle Canarie, da vivere a bordo di un’imbarcazione lunga esattamente sei metri e mezzo e larga al massimo tre, dotata solo di un GPS non cartografico, di carte nautiche e di una radio VHF. Un guscio di noce se paragonato alle onde maestose che Nanni e i suoi colleghi affronteranno in mezzo all’Atlantico. Ma anche il perfetto emblema di un modo diverso, più antico ed ecologico di vivere il mare, che coincide con i valori promossi dalla Fondazione OneOcean e da Audi.

L’imbarcazione Audi e-tron di Daniele Nanni è completamente ecosostenibile e autosufficiente e testimonierà in mare l’impegno di Audi e dello Yacht Club Costa Smeralda nella sostenibilità ambientale. Impegno che per lo YCCS si concretizza anche nella promozione della Charta Smeralda, un codice etico che riassume in “dieci comandamenti” i principi e le azioni a tutela del mare, mentre per Audi si inserisce nella sua più ampia e complessa strategia per la mobilità sostenibile, definita Road to zero emission. Questa si concretizza ad esempio nell’utilizzo dei carburanti alternativi e nell’incremento dell’efficienza dei propulsori tradizionali, passa per il lancio entro il 2018 della vettura e-tron completamente elettrica, per arrivare nel 2025 a completare l’elettrificazione di tutti i modelli in gamma entro il 2025.